In Italia vivono poco più di venti specie di serpenti. Solo cinque, appartenenti alla famiglia dei Viperidi, sono velenose. Quattro di queste sono presenti in Trentino: la vipera comune (o aspide), il marasso, la vipera dei Walser e la vipera dal corno. I morsi delle vipere “nostrane” sono piuttosto rari e nella maggior parte dei casi non conducono a gravi conseguenze. Ciononostante, se si frequenta la montagna è importante sapere cosa fare se si viene morsi.
Come si riconosce una vipera?
Le specie di vipera presenti in Trentino sono di taglia medio-piccola, tra i 50 e i 90 cm di lunghezza. I due principali aspetti che permettono di distinguere una vipera da un serpente non velenoso sono la testa e la coda. La testa della vipera è piatta e di forma triangolare, ben distinta dal collo. La coda è tronca e molto corta: 1/8 della lunghezza complessiva contro 1/4 di quella dei rettili non velenosi). Diversamente dalle comuni bisce che hanno la pupilla rotonda, le vipere hanno la pupilla verticale come quella dei gatti.

Dettaglio della pupilla di un marasso (Ph. Zdeněk Fric / CC BY-SA 3.0)
Come evitare situazioni di rischio?
Le vipere sono schive e non aggressive e di fronte al pericolo preferiscono darsi alla fuga. Tuttavia, se colte di sorpresa o se messe alle strette, possono mordere. Detto questo è opportuno conoscere e adottare alcune semplici precauzioni per evitare situazioni di rischio:
- Non allontanatevi dai sentieri più battuti. Le vipere prediligono infatti le zone in cui la presenza umana è scarsa o nulla.
- Fate attenzione a dove mettete mani e piedi. Casolari abbandonati, tronchi cavi, muretti a secco, cumuli di pietre, sterpaglia alta esposta al sole sono gli habitat prediletti dalle vipere. Occhi bene aperti a dove mettete mani e piedi. Battete i piedi e usate un bastone per fare sentire la vostra presenza.
- Indossate scarponcini da trekking e calzettoni. I denti delle vipere sono lunghi circa 5 mm e raramente penetrano per intero durante il morso. Scarponcini da trekking e calzettoni possono impedire o quantomeno limitare l’inoculazione del veleno nei piedi o nelle caviglie.
- Non tentate di allontanare, catturare o peggio ancora uccidere una vipera. Stabilito che gli animali non vanno mai maltrattati, è proprio in queste situazioni che avviene la maggior parte degli incidenti.
E se ci si imbatte in una vipera?
Se incontrate una vipera, mantenete la calma e fermatevi in modo da non farla sentire minacciata. La vipera morde a una distanza ravvicinata (circa 20 cm) quindi, a meno che il vostro incontro non sia molto ravvicinato, siete a distanza di sicurezza. Se avete un bastone provate a fare del rumore per allontanare la vipera. Se non ne vuole sapere, allontanatevi voi lentamente.

La vipera dal corno è molto rara (e forse scomparsa) in Trentino (Ph. francesco de marco / Shutterstock.com)
Cosa fare e cosa no se si viene morsi da una vipera?
Nel 30% dei casi la vipera morde senza inoculare il veleno. Quando invece il veleno viene iniettato, non sempre la dose risulta tossica e quasi mai mortale. In generale una persona adulta in buone condizioni di salute non corre grossi rischi se viene morsa. Discorso diverso deve essere fatto per bambini, anziani o persone con patologie cardiache gravi: in questi casi il veleno può produrre conseguenze anche serie.
Vediamo le cose da fare in caso di morso:
- Mantenete la calma. Non è un consiglio di circostanza. L’agitazione e lo stress attivano dei meccanismi che provocano una più rapida diffusione del veleno nell’organismo. Quindi fate un bel respiro e iniziate ad agire.
- Chiamate i soccorsi. Fate il 112 (NUE – Numero Unico di Emergenza, attivo in Trentino dal 6 giugno 2017).
- Togliete anelli e bracciali prima che il gonfiore dovuto al morso lo impedisca del tutto (ovviamente se siete stati morsi a un braccio o su una mano).
- Lavate la ferita con abbondante acqua, meglio se ossigenata. Questa operazione favorisce la parziale eliminazione del veleno, che è idrosolubile.
- Fasciate la ferita applicando una leggera compressione, ma senza bloccare la circolazione del sangue. Se vi è possibile steccate l’arto morso in modo da immobilizzarlo. Entrambe queste operazioni contribuiscono a rallentare la diffusione del veleno nell’organismo.
Dopo le buone pratiche, vediamo quelle da evitare:
- Non incidete la ferita. Rompendo i vasi sanguigni rischierete di accelerare la diffusione del veleno.
- Non succhiate il veleno dalla ferita. Se avete una carie in bocca o anche semplicemente le labbra screpolate correte il rischio di peggiorare la situazione.
- Non bloccate la circolazione sanguigna. Lasciate stare lacci emostatici, cinghie o quant’altro. Evitate di fasciare in modo eccessivamente stretto.
- Non disinfettate la ferita con sostanze alcoliche.
- Non utilizzate autonomamente il siero antivipera, potreste andare incontro a choc anafilattico. La somministrazione del siero va valutata ed eventualmente fatta da personale medico.
- Non assumete antidolorifici o medicinali con effetto anticoagulante o vasodilatatore (es. aspirina).
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Foto copertina
Femmina di Vipera Berus (Marasso)
Ph. Matteo photos / Shutterstock.com