Una delle emozioni più belle che si possano vivere in montagna è l’incontro ravvicinato con alcune specie animali, come per esempio le buffe e simpatiche marmotte. Diffuse in tutto l’arco alpino a partire dai 1500 metri di altitudine, le marmotte sono solite scattare come molle per rifugiarsi nelle loro tane al primo sentore di pericolo. Vederle da lontano è relativamente facile, osservarle e fotografarle da vicino tutt’altro!
Nei mesi di settembre e ottobre, con l’arrivo dei primi freddi, inizia la stagione degli amori dei cervi. I parchi naturali del Trentino offrono la possibilità di inoltrarsi nei boschi con esperti guardia parchi per ascoltare il possente bramito del cervo. Scopriamo qualcosa di più al riguardo!
Il lago di Ledro è indubbiamente il fiore all’occhiello della valle di Ledro, ma non è l’unico specchio d’acqua. Proseguendo in direzione di Storo si raggiunge il più piccolo lago d’Ampola, biotopo tutelato dalla Provincia autonoma di Trento per le sue peculiarità ambientali.
In Italia vivono poco più di venti specie di serpenti. Solo cinque, appartenenti alla famiglia dei Viperidi, sono velenose. Quattro di queste sono presenti in Trentino: la vipera comune (o aspide), il marasso, la vipera dei Walser e la vipera dal corno. I morsi delle vipere “nostrane” sono piuttosto rari e nella maggior parte dei casi non conducono a gravi conseguenze. Ciononostante, se si frequenta la montagna è importante sapere cosa fare se si viene morsi.
Agli assidui frequentatori dei sentieri trentini sopra i 1500 metri di quota capita non di rado di incrociare questo simpatico roditore. La marmotta delle Alpi (nome scientifico “Marmota marmota”) bazzica infatti le praterie e le pietraie al limite superiore del bosco, oltre i 1500 e fino ai 3000 metri di altitudine. Identikit della marmotta La marmotta delle Alpi ha un corpo tozzo e robusto. Con la coda, che misura 15-20 centimetri, può raggiungere i 70 cm di lunghezza e un peso di 6 Kg. Le zampe sono corte, muscolose e dotate di robusti artigli; grazie ad esse (sopratutto a
Duemila specie di piante d’alta quota provenienti dalle montagne di tutto il mondo sono di casa nel Giardino Botanico Alpino Viote sulla montagna di Trento, il Monte Bondone. Non serve essere appassionati di botanica per apprezzare la bellezza di questo museo a cielo aperto. Eccovi un assaggio!
In Italia esistono diverse specie di piante velenose. Una delle più velenose in assoluto (anche a livello mondiale) è diffusa sull’arco alpino: si chiama Aconito napello e i suoi effetti tossici possono nei casi più gravi condurre al coma e alla morte.
I frequentatori della montagna conoscono bene il gracchio alpino (o gracchio di montagna): un uccello dal piumaggio nero e lucido che è un vero e proprio maestro del volo planato in alta quota.
Il termine enrosadira identifica il fenomeno per cui le Dolomiti si tingono di rosa (con sfumature che vanno dal rosso, all’arancione, al viola) in particolari condizioni di luce nelle ore dell’alba e del tramonto.