Chiacchiere, frappe, bugie, cenci, lattughe, sfrappole… nomi diversi, ma che identificano lo stesso dolce fritto, tipico del carnevale. In Trentino si chiamiamo grostoli, grostoi in dialetto. Ecco come prepararli.
I fasoi embragadi (fagioli imbragati) sono un piatto molto saporito che si può gustare da solo con un buon pezzo di pane o come contorno, per esempio di una polenta fumante. I fagioli sono embragadi perché avvolti (imbragati, appunto) nel brò brusà.
Straboi, strauben, stromboi, strauli, fortaies… chiamateli un po’ come preferite, ma sappiate che state parlando sempre dello stesso, delizioso dolce. Immancabile nelle feste e sagre paesane, gli straboi sono una pastella fritta addolcita tipicamente con zucchero a velo e confettura di frutta.
Per i trentini, si sa, la polenta è una vera e propria istituzione: classica, carbonera, concia… chi più ne ha più ne metta. Nella Valle del Chiese è diffusa la polenta Macafana, termine dialettale che significa “scaccia fame”.
Il Rebo trentino è un vino rosso DOC che nasce dall’incrocio genetico di due vitigni (l’autoctono Teroldego e il francese Merlot) ottenuto nel 1948 dal ricercatore dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige Rebo Rigotti.